La valutazione degli aspetti di produzione, di utilizzo finale, dei costi di produzione e messa sul mercato,
è parte integrante del processo di design industriale che non è limitato meramente all'aspetto estetico di un prodotto.
Un prodotto di successo oltre che bello, per quanto soggettivo possa essere questa valutazione estetica, è un insieme di aspetti
e considerazioni culturali, di abitudini, di preferenze e come accennato di utilizzo del prodotto da parte del fruitore del prodotto
coniugato con le esigenze e la storia del produttore e fornitore del prodotto stesso.
Torvare la sintesi ed il punto di incontro tra il produttore ed il suo cliente è compito del designer industriale.
Anche se in molti casi design è usato come sinonimo di stile e dell'aspetto estetico di un oggetto, l'industrial design è una disciplina molto più articolata e complessa che si occupa oltre che dello stile e dell'aspetto finale di un prodotto anche di altri aspetti come il rapporto e la relazione tra il prodotto stesso ed il suo utilizzatore, la sua ergonomia, la sua industrializzazione e metodi di produzione, nonché costi, processi e materiali; il design industriale si propone di trovare soluzioni innovative a problemi o semplicemente a miglioramenti di vari aspetti di un oggetto, che siano l'ergonomia, la funzionalità, i costi di produzione o altro. Benché volta principalmente all'industria (come la locuzione stessa che comprende il termine "industrial"), l'industrial design può essere applicato anche all'artigianato o pezzi singoli, in quanto l'obiettivo è la progettazione di un prodotto, gli stessi principi vengono perseguiti e cioè la realizzazione di un prodotto che abbia caratteristiche ergonomiche, di interazione con l'utilizzatore, di forma ed estetica, nonchè scelta di materiali più adatti e con un occhio al processo di produzione e relativi costi dello stesso.